*Divieto di attività

La legge sulla tutela delle infezioni stabilisce che non è consentito entrare a contatto con alimenti in presenza di segni patologici che sono da ricondurre a una delle seguenti patologie o che sono stati accertati da un medico:

  • Gastroenterite infettiva acuta (esordio improvviso, diarrea infettiva) causata da batteri di salmonella, shigella, colera
  • Batteri Escherichia coli enteroemorragici
  • Vibrioni del colera
  • Tifo o paratifo
  • Epatite virale A oppure E (infiammazione del fegato)
  • In presenza di lesioni infette o una patologia cutanea per cui sussiste la possibilità che i suoi agenti patogeni possano essere trasmessi attraverso gli alimenti ad altre persone.

I seguenti sintomi sono indice delle suddette patologie:

  • Diarrea con feci liquide più di due volte al giorno, eventualmente nausea, vomito e febbre.
  • Febbre alta con forte mal di testa, dolori addominali o articolari e costipazione (seguita da diarrea grave solo dopo giorni) sono segni di febbre tifoide e paratifoide.
  • Tipica del colera è una diarrea con feci bianco-latte e con cospicua perdita di liquidi.
  • La colorazione giallastra della pelle e dei bulbi oculari, la debolezza e la perdita di appetito indicano epatite A o E.
  • Le ferite o lacerazioni cutanee dovute a malattie della pelle possono essere infette se si presentano arrossate, coperte da uno strato appiccicoso, se secernono liquido o se sono gonfie.

Se si verificano i sintomi di cui sopra, la persona interessata deve rivolgersi al proprio medico di famiglia o al medico aziendale e informarli che lavora con l'alimento. Inoltre la persona coinvolta è tenuta a informare immediatamente il proprio superiore che per l'intera durata del la malattia non può manipolare generi alimentari. Violazioni vengono perseguite come contravvenzioni o azioni punibili.